Missione di Lomè

2014-04-24 10:38:18Lomé è la capitale del Togo. È  situata a Sud del paese, sul litorale dell’oceano Atlantico e presenta dei paesaggi molto belli con una lunga spiaggia di sabbia finissima. La sua periferia si estende fino alla frontiera del Ghana. Possiede un porto molto importante, utilizzato anche dai paesi che non hanno sbocco sul mare come il Burkina-Faso ed il Mali. Attualmente, a causa della guerra in Costa d’Avorio, il porto di Lomé è diventato ancora più importante.

Schermata 2015-11-20 alle 10.43.56Il noviziato di Lomé

150 151L’apertura di una casa di formazione iniziale per le nuove suore della Provvidenza ha avuto avvio nel 1988.

Antecedentemente le ragazze aspiranti alla vita religiosa, erano state accolte presso la comunità di Anonkoua-Kouté, ad Abidjan in Costa d’Avorio. In seguito, per non concentrare tutta la formazione iniziale in un solo stato, le superiore hanno ritenuto di lasciare ad Abidjan la formazione professionale delle juniores e di spostare il postulato ed il noviziato a Lomé. Il 16 novembre 1991 si è quindi costituita à Lomé la comunità di formazione, in una piccola casa presa in affitto nel quartiere di Adidogome, alla periferia della città. I primi anni sono stati particolarmente difficili sia per la ristrettezza della casa, sia per la situazione politica.

L’abitazione, trovata in affitto dopo tante ricerche, era veramente angusta, quasi “soffocante” ed inoltre, subito dopo l’apertura, si era installata nelle vicinanze una setta i cui membri gridavano dalla sera al mattino.  Dopo vari tentativi ed accordi acquistarono un terreno in una zona semplice e popolare e nello stesso tempo abbastanza vicina al centro della capitale. Li fu costruita la nuova e molto più grande casa per la formazione delle giovani: postulato e noviziato.

Le giovani in formazione provengono da diversi stati dell’Africa dell’Ovest: Togo, Costa d’Avorio, Ghana, Benin, Burkina-Faso, ma anche del Sud Africa. Fin dall’inizio, quindi, un’attenzione particolare è stata data  alla conoscenza e al rispetto delle diverse culture. La posizione della casa, che si trova alla periferia della città in una parrocchia appena sorta, ha facilitato l’inserimento e l’apertura  sulle realtà sociali del territorio. E’ stato così facile inserire, nell’arco del progetto formativo, la collaborazione nella pastorale parrocchiale, il contatto con il mondo giovanile, l’aiuto e l’assistenza ai più poveri e ai malati di AIDS. In quest’ultimo contesto caritativo è di grande aiuto e sprone il movimento scrosoppiano.

Centro di ascolto Caritas

Il dispensario e il centro di ascolto Caritas sono retti con passione da sr. Pieralba, una delle tre fondatrici delle missioni in Africa. Tutti i giorni è impegnata ad accogliere i bisognosi dei quartieri e delle periferie di Lomè. Con i sostegni e i contributi economici che arrivano dall’Italia si occupa:

  • di pagare la scuola ai bambini poveri del quartiere,
  • di pagare le cure e le visite agli ammalati che tutti i giorni arrivano e che non hanno possibilità economiche,
  • di portare cibo e quant’altro possibile alle famiglie in grave situazione di bisogno,
  • di seguire i nuovi casi di AIDS, avvalendosi di volontri e assistenti sociali.

 

Schermata 2015-11-20 alle 10.43.56Un operatore togolese sul fronte dell’AIDS

144 145Sul fronte dell’AIDS noi AmiciPL abbiamo instaurato una bellissima relazione con alcuni operatori togolesi particolarmente impegnati a combattere questa malattia. Il referente di questo piccolo gruppo si chiama Antoine. Lo abbiamo conosciuto a Lomé, nell’aprile del 2003, in occasione del nostro primo viaggio. Antoine è nato nel 1971 ed ha frequentato una scuola cattolica fino al 1993, quindi è entrato, come postulante nel seminario comboniano di Lomé dove ha conosciuto le suore della Provvidenza. Terminato il cammino di postulante  ha fatto due anni di Noviziato presso i comboniani con l’idea di consacrarsi al sacerdozio. Ma proprio in quel periodo, venuto a contatto con le problematiche dell’AIDS, nel 1999 ha deciso di spendere la sua vita a sostegno delle persone colpite da questa terribile malattia.

Noi AmiciPL siamo rimasti positivamente sorpresi dalla capacità organizzativa e dalla determinazione che Antoine dimostrava nel sostenere il suo impegno. I pochi aiuti che riceveva da alcuni volontari stranieri, li condivideva con i collaboratori in modo che anch’essi avessero un incentivo a continuare la loro generosa opera di volontariato. Questi collaboratori davano anche una mano nel centro di ascolto che le suore gestiscono nella casa del noviziato tutti i giovedì mattina. Riflettendo con le suore siamo arrivati alla conclusione che se Antoine avesse potuto contare sul sostegno continuativo di questi collaboratori, il gruppo avrebbe avuto la possibilità di essere molto più efficace. È stata allora presa la decisione di offrire a tutti i componenti del gruppo un piccolo stipendio per assicurare continuità all’attività e agli impegni che Antoine andava man mano assumendosi.